Anno nuovo vita nuova,per molti ma non per tutti. Certamente non per la Stupefamiglia che, con il nuovo anno ha già assaporato una dose di sfiga extralarge nuova di pacca, versione familiare. Nessuno è stato risparmiato da acciacchi più o meno gravi che a metterli in fila non ci si crede: due influenze, due tonsilliti, una vena safena occlusa , un’insufficienza venosa profonda, una crisi d’asma, un herpes zooster, innumerevoli nasi sgocciolanti e, per concludere in bellezza, la mastite all’undicesimo mese di allattamento.
Causa situazione sanitaria devastante, che nemmeno Dr. House sarebbe stato capace di risolvere in tempi rapidi, le abitudini di casa sono state rivoluzionate. Lenticchia in versione Candy Candy ha fatto l’infermiera in casa, mentre Atpco doveva correre da un parte all’altra con una 500 Abarth per le varie commissioni e accompagnare le bimbe a scuola (sì in questo periodo la Stupefamiglia ha a disposizione una 500 Abarth, ma questa è un’altra stupefaccenda …).
Così Atpco, si ritrova ad affrontare il Nido: per la prima volta in quel di Derthona! Vi abbiamo già parlato dei problemi di comunicazione da quando sono in cinque: le cose non sono migliorate, diciamo che il livello di incomprensione e incomunicabilità è pari a quello che c’è tra il dittatore nordcoreano e quello americano.
Atpco:”Devo fare qualcosa al nido? Devo sapere qualcosa?”
Lenticchia pensa:<Ma brutto idiot smemorato… è la terza neonata che porti al nido: cosa mai le dovrai fare? Un test invalsi davanti alle maestre?>
ma dice :”Ma niente… La cambi, le metti i copriscarpa blu e la consegni alle maestre“.
Atpco pensa:< Fiu…posso farcela!> Ovviamente si sbagliava.
Per copriscarpa blu intendiamo i calzari che si usano in piscina o palestra … teneteli a mente, poi capirete perchè.
Atpco arriva al nido, cerca l’armadietto di Pulcina e comincia a svestirla. Ovviamente un papà non passa inosservato … specie in un nido come quello di Derthona grande come il garage di una 500 Abarth.
Si avvicina subito una signora:”Ma ciaooooo Pulcina… oggi sei col papà, vero?”
La signora continua:”Ma Pulcina glielo hai detto al papà quello che abbiamo deciso con la mamma?”
Atpco pensa:<Eccallà…e io che avevo pure chiesto a Lenticchia… ma perchè diamine non mi dice le cose invece di cacciarmi in questi casini.> ma pronuncia un diplomatico:”Veramente no”
La misteriosa signora prosegue il dialogo immaginario con Pulcina:”Ma dai Pulcina, quella cosa che ti piace tanto… cosa ti piace? dillo al papà … cosa ti piace?”
Atpco comincia ad avere dubbi sulla stabilità mentale di questa sconosciuta e pensa:<Ma l’avrà capito che Pulcina ha 10 mesi e non può parlare?> ma decide di reggere il gioco e giocarsi la carta simpatia:
“Dormire?”
La signora insiste:”Ma nooo… ti piace il??? ti piace il???”
Atpco pensa:<Sicuro ha deciso di farle imparare ad usare qualcosa e io passo per fesso che non lo so. Magari stanno facendo un percorso di crescita e consapevolezza e Lenticchia non mi ha detto nulla> ma dice:”Il ciuccio?”
La donna vuole arrivare al dunque e insiste:”Ma noo.. ti piace il TO, ti piace il TO…dai dillo“.
Al “Dai dillo” Atpco è stato tentato dal riprendersi Pulcina e riportarla a casa, non sa più che dire e pensieroso balbetta:” ehm… ”
Infine la rivelazione:”il TO…il TOOOOO il TORINO AHAHAHAHAHAH“.
Atpco la osserva con un mix tra preoccupazione e indignazione, pensa che sia veramente troppo: prepara velocemente Pulcina, calzari messi e se ne va.
Secondo giorno
Atpco rientra al nido, stile Pantera Rosa: guarda a destra, guarda a sinistra… La pazza non c’è, via libera!
Anche questa volta le consegne di Lenticchia sembravano chiare:”Ti do un asciugamano, consegnalo alle maestre quando dai Pulcina“.
Atpco prepara Pulcina e nota che l’armadietto del compagnetto: ha l’asciugamano in bella mostra.
“Oh cacchio… che faccio ora? Consegno o non consegno?!?!”
Preso dall’amletico dubbio Atpco si guarda intorno scrutando gli altri armadietti. Un altro asciugamano sopra l’armadietto, uno no. Che fare?
Chiedere a Pulcina significherebbe dare credito alla follia di quello strano posto e delle signore che ci lavorano: dopo un po’ di ragionamenti decide di lasciare l’asciugamano nell’armadietto. Prepara velocemente Pulcina, calzari messi e se ne va.
Risultato? Lenticchia va a riprendere Pulcina e le dicono:”Si vede proprio che è un papà… Si muove in maniera impacciata e confusa….AHAHAHAHAH”
Atpco la prende benissimo, ovviamente.
Terzo giorno
Atpco questa volta non ha istruzioni precise ma un nuovo dubbio si insinua nella sua testa: perchè devo mettere a Pulcina dei copriscarpa blu da adulto?
Lui si comporta come i giorni precedenti: fa due giri attorno al piedino di Pulcina accertandosi di non bloccare la circolazione sanguigna della figlia e poi la consegna soddisfatto. Si sentirebbe troppo idiot ardito a mettere in dubbio gli ordini le istruzioni di Lenticchia e quindi avanza una innocente richiesta prendendola da lontano:”Ma i copriscarpa blu… Hai notato che sono sfondati? Forse ne andrebbero comprati di nuovi”
Lenticchia tronca sul nascere la discussione:”c’è una scatola al nido, non serve comprarli. Prendili se servono“. Atpco nota anche che Pulcina è l’unica neonata con i copriscarpa blu, però si risponde da solo col fatto che lei è l’unica che non usa scarpine ma solo calze antiscivolo.
Quarto giorno
Atpco trova dei calzari blu nuovi di pacca. Non vede in giro la scatola ma si convince che la sua osservazione sia servita a qualcosa. Pulcina comincia a ribellarsi: tira i calzari con tutte le sue forze come a volersi liberare da quella vergogna.
L’ostinazione di Pulcina accende le sinapsi di Atpco che ripensa ai tre giorni precedenti in cui si è ostinato a piegare dei calzari blu da adulto sui piedini innocenti di una neonata. Atpco con la coda fra le gambe si confessa con Lenticchia che capisce il disagio e si comporta con la dovuta moderazione:”UAAAAAAAAAAAAAAAAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH Ma i calzari erano per te!!!! Ma quando mai vai a metterli ad una neonata”
Ovviamente Lenticchia non perde occasione per ridere della cosa con le educatrici del Nido, con somma gioia di Atpco .
Quinto giorno
Siccome il destino sa essere davvero beffardo, al quinto giorno Atpco si presenta al nido con un paio di scarpe con le stringhe fluorescenti (rimaste così dalla festa aziendale…ma questa è un’altra stupefaccenda). È deciso a fare le cose per bene e indossa i calzari blu, lasciando liberi i piedini della figlia. Quel giorno arriva un po’ in ritardo e per la prima volta vede altri genitori. Saluta tutti, sorride e osserva:<Ma guarda questi genitori senza calzari che portano i microbi al nido… Ok io non lo sapevo… ma non penso che sia anche per loro la prima volta!!!>
Atpco consegna Pulcina e vede la pazza signora del primo giorno, con una bimba in mano, che appena lo vede si alza, consegna la bimba ad un’educatrice a caso e si dirige verso Atpco. Dice anche:”Ci penso io“.
Atpco comincia a sudare freddo ma finge indifferenza:”Buongiorno…”
Atpco decide di affrontare la questione di petto, giocandosi la carta della simpatia: “senta per i calzari…non so cosa le abbia detto mia moglie ma c’è stata un’incomprensione tra di noi..”
La signora abbozza un sorriso rassicurante:”Non si preoccupi”
Poi cambia espressione e con molta fermezza e decisione gli dice:“Senta papà… per Pulcina ok, tanto ha già le calze antiscivolo… MA ANCHE LEI NON DEVE INDOSSARE I CALZARI: Quelli servono solo se decide di ENTRARE nell’area bimbi, ma se ce la lascia qui può evitare di indossarli!!!“
E’ vero che tre anni passano in fretta ma Atpco non vede l’ora che anche Pulcina inizi a frequentare la scuola dei grandi.