Dura lex sed lex – 2016 edition

Nella Stupecasa a settembre fioriscono i prati. Prati sostanziosi, ricchi di regole e buoni propositi.

I primi fiori sono spuntati per la prima volta nell’aprile del 2014 come tentativo di stabilizzare l’esuberanza caotica di Maggie e ristabilire una convivenza pacifica di tutta la StupeFamiglia dopo l’arrivo di Terry.

Atpco e Lenticchia erano entusiasti all’idea di stabilire le “regole di casa” e si son fatti un po’ prendere la mano: ben 7 regole (ma dovettero operare una grande scrematura perchè la prima bozza ne conteneva circa 15/20) proposte all’allora treenne Maggie.

Il primo prato, in verità, più che regole conteneva uno scadenziario di attività per Maggie:

  • Quando Maggie si sveglia e la mamma la chiama deve dare l’acqua al fiorellino (regalato una settimana prima per provare a farla alzare “facendo” qualcosa).
  • Maggie fa colazione e poi si veste per andare a scuola.
  • Quando si è in strada non si scappa, si tiene la mano di mamma o babbo e si guarda se arrivano le macchine
  • Per educazione si dice buongiorno, si chiede per favore e si risponde grazie.
  • Non si prendono le cose di nascosto ma si chiede sempre il permesso.
  • Quando ho fatto i capricci. Mamma o Babbo contano 1,2,3 e poi si finisce e si chiede scusa e si danno i baci
  • alle 8 si cena. Dopo cena si gioca e alle 9.15 si va a nanna.

Due anni fa Maggie, dopo l’arrivo di Terry, viveva in un mondo tutto suo: ogni scusa era buona per fare capricci, buttarsi per terra, strillare e impuntarsi contro qualunque proposta avanzata da Atpco e Lenticchia (doccia, pipì, passeggiata nei boschi, giochi al parco, cucinare le torte…).
Il prato con le regole fu il primo tentativo per arginare questa sua esuberanza e, a distanza di anni, si può dire che l’esperimento fu un successo e superò ogni più rosea previsione: quasi tutte le regole vennero rispettate ma soprattutto passò il concetto che era importante impegnarsi per rispettarle.

Per questo, nel 2015, il prato è rifiorito, a settembre, con l’inizio della scuola.
È stato il primo prato colorato, con orgoglio, interamente da Maggie.
Le regole sono state ridotte fino a 5 ma comunque fondamentali.

  • Quando mamma la chiama, Maggie si sveglia, fa la pipì, fa colazione, si veste, si lava e va a scuola.
  • A scuola si dà il bacino a mamma e si gioca un po’. Poi mamma accompagna Terry e va al lavoro
  • Una volta a casa si gioca poi si mangia la cena senza capricci
  • Dopo cena si gioca e poi alle 9 si va a nanna, dopo aver bevuto una bella tisana della buonanotte (tentativo, fallito , di calmare Maggie e le sue ansie notturne),
  • Una volta a letto non si fanno passeggiate e si dorme per riposare bene e giocare molto domani.

Ed eccoci ai giorni nostri: quest’anno, per la prima volta, accanto a quello di Maggie, è spuntato il prato di Terry.

Prato di Maggie

  • “Maggie si alza subito quando suona la sveglia”.
    Grande classico, confermatissima. Ennesimo tentativo di vederla scendere dal letto con le sue gambe e non trascinata in cucina come peso morto a suon di

    “uuuummmm nooo io shonnoooo”

  • “Fa colazione in fretta”.
    Maggie mangia lentamente, molto lentamente, troppo lentamente. Rispetta, senza saperlo, la regola buddista “bevi il tuo cibo, mastica la tua acqua” e lei l’acqua la mastica davvero!
    Impiega venti minuti ad alzarsi dal letto (e si lamenta), altrettanti ad accorgersi di avere tutte le parti del corpo attaccate al loro posto prima di decidere di usarle (e si lamenta), guarda il latte diventare freddo (e si lamenta), mangia un biscotto con tanta parsimonia che nemmeno un uccellino ci impiega così tanto e si lamenta per le briciole generate dal biscotto… nemmeno la pazienza di un santo riuscirebbe a sopportare tutto questo in una mattinata sola!
    Se conoscete genitori zen dategli i contatti di Atpco e Lenticchia, ne hanno bisogno!
    Questa regola infatti viene puntualmente ignorata (come la precedente) e Lenticchia al mattino si trasforma nel peggiore degli addestratori militari: le manca solo il fischietto e il manganello.
  • “Aiuta ad apparecchiare e a sparecchiare”
    New entry ancora in fase di assimilazione.
  • Quando c’è il moccio soffia il naso
    Regola preventiva: dopo anni in cui in autunno, con i primi raffreddori, si vedeva Maggie andare in giro con delle fantastiche candele penzolanti dal naso, negandone l’esistenza.

 

Prato di Terry

  • Non si picchia
  • A ciù ciù si dà sempre la mano
  • Si mangia sempre tutta la pappa
  • Quando finisce un cartone non si fanno i capricci

 

Terry ha apprezzato tantissimo il prato delle regole anche se indica sempre il cartellone della sorella (l’erba del vicino è sempre la più verde?!?).
L’ha colorato lei e quando le casca l’occhio ripete sempre: “NON SI PICCHIA“.
Sulla prima regola gli effetti positivi si sono già visti. Adesso riesce a trattenersi e a non sfogare la sua rabbia sul prossimo a suon di schiaffi o pugni. Quando arriva uno dei suoi attacchi di rabbia si sfoga digrignando i denti, stringendo i pugni e urlando tutta rossa in viso:”BASTA LACCIMI IN PACE“.

Anche sulla seconda la regola sembra aver avuto qualche effetto:”parura macchine“. Non è esattamente quello che volevamo ma perlomeno non rischiamo più di doverla raccogliere sotto le ruote di una macchina.

Sulla 3 e sulla 4 invece siamo mooolto lontani dal successo. Sul mangiare Terry è speciale. Capace di stare tutta una giornata senza mangiare se non gradisce quello che Lenticchia le presenta sul piatto. Il suo sciopero della fame inizia con uno sguardo pieno di sfida verso quel povero piatto innocente e prosegue con una protesta non violenta sotto il tavolo: “non place, bleah” e nessun tentativo di Lenticchia e Atpco sortisce alcun effetto.
Terry, al contrario, spazzola anche il piatto se le vengono proposte pizza, pasta in bianco, patate fritte, riso in bianco, ravioli, panino con salame, minestrina ma occhio a non provare a nascondere verdure lì in mezzo perchè quella lingua è in grado di separare la carota dalla pasta con un solo colpo e a cominciare un altro sciopero della fame portatore di senso di colpa per i poveri genitori che hanno provato a fregarla.

E le regole per Atpco e Lenticchia?
Dare poche regole e aspettare pazientemente che in casa ritorni la calma …fra 20 anni, quando i loro figli lasceranno il nido.

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