01/02/2023
Abbiamo deciso di riprovare a riempire queste pagine con alcune delle nostre intrepide avventure perché, a dispetto di quel che può sembrare vista l’assenza prolungata, i materiali non mancano mai.
Questo post risale all’estate del 2020.
Da allora è rimasto nelle pieghe del blog a prendere inutilmente polvere. Ve lo proponiamo così com’è perché, vedrete, non c’è nient’altro da aggiungere.
Sino alla fine della scorsa estate Pulcina non parlava. Diceva poche parole chiare mentre il resto era un’accozzaglia di suoni incomprensibili che solo le sorelle riuscivano a capire.
Come se non bastasse, durante la sua permanenza dai nonni ha sviluppato una forma di balbuzie da abbandono materno (alla fine, i detrattori hanno sempre ragione) che rendeva il dialogo sempre più complicato. Atpco e Lenticchia erano molto preoccupati per la situazione perchè non avevano idea di come affrontarla. Fortunatamente, grazie all’intervento prodigioso di Maggie, tutto si è presto risolto.
La Stupefamiglia si stava preparando per partire all’avventura nelle montagne fresche dell’agosto piemontese. Lenticchia preparava i bagagli, Atpco studiava gli itinerari e il trio giocava in cameretta quando un urlo interrompe l’apparente calma: “Mammaaaaa Pulcina è caduta, c’è un sacco di sangueee”. Veloci come il vento Atpco e Lenticchia accorrono in soccorso e trovano Pulcina ricoperta di sangue insieme al letto, alla sedia, al pavimento. Atpco prende Pulcina e corre in bagno, Pulcina piange (buon segno) ma ha male al naso. Una volta tolto il sangue, passato lo spavento e compreso che per fortuna non era nulla di grave, i due baldi giovani chiedono spiegazioni.
Versione di Maggie: “Pulcina stava giocando nella sedia con le ruote ed è scivolata. “
Dopo l’intervento del RIS, il tribunale ha sentenziato: Pulcina cercava di sedersi sulla sedia ma Maggie gliel’ha tolta dalle mani e lei è volata giù dalla sedia dritta sul pavimento con la faccia.
Risultato: il trauma causato dal volo d’angelo ha portato un naso blu che ci ha fatto compagnia per un paio di settimane ma in compenso si è portato via la balbuzie insistente che la perseguitava.
Prendete nota: chiodo scaccia chiodo, altro che metodi montessoriani!
Insomma da allora Pulcina ha sviluppato un linguaggio e un’arguzia formidabile. Prende in giro tutta la Stupefamiglia a suon di battute, barzellette e domande imbarazzanti.
P. Mamma quando si cresce poi si può tornare piccoli?
L. No amore, si diventa grandi e basta.
P. Ah prima bambine poi ragazze poi adulte e poi vecchie e poi muori.Io quando cresco poi torno piccola perché non voglio morire, divento adulta poi torno piccola. Vecchia è brutto perché poi si muore, io non muoro devo divertirmi.
P. Mamma perché i vecchi che tanto sono vecchi e malati fanno il vaccino e noi no? Noi stiamo bene e potremo fare cose belle col vaccino mentre i vecchi sono vecchi tanto muoiono.
P. Mamma cos’è il scisclo?
Suggerimento dal pubblico “il ciclo”..
Risposta dal pubblico “è quando le donne non solo le mamme ma tutte le donne perdono il sangue e mettono quel pannolino per non sporcarsi.
P. Io non voglio il scisclo quando cresco perché non ho un cerotto così grande per guarire il sangue e poi quando faccio la doccia la bua brucia e io piango e non voglio piangere.
P. Io quando sarò mamma, non avrò figli.
Nel lettone domenica mattina, coccole. Un naso sniffa… “mamma non hai fatto la doccia ieri vero? Devi farla perché puzzi.”
Da uno scambio di battute con la maestra di Pulcina.
A scuola c’è un bambino che si rivolge sempre a Pulcina chiamandola femmina. Lei si gira, lo guarda dritto negli occhi, gli punta il dito e gli dice “Pulcina mi chiamo P-U-L-C-I-N-A, non è difficile da ricordare“.
P. I maschi sono monelli. Urlano spingono picchiano. Non si può giocare con loro e nemmeno parlare, non parlano perchè forse non hanno ancora imparato? Io ho deciso che gioco con loro solo quando chiedono scusa.
P. Mamma perchè non mi hai fatto uscire con babbo! Stare con te è noioso, non sai giocare e non hai bisogno di me per farti compagnia! Adesso hai il il gatto!
Infine, come si è certamente capito, Pulcina ha naso per le avventure! Non più tardi di una settimana fa Atpco, dopo l’ennesimo litigio, cercava, con garbo e gentilezza, di spiegare a Terry e Maggie che se tenevano alla loro integrità fisica avrebbero dovuto smettere di strillare. Lenticchia faceva la conta dei fiori che non avevano superato l’inverno e Pulcina esplorava sentieri cavernosi in solitaria. Improvvisamente Lenticchia la trova in un angolo di casa nascosta mentre esplora una narice in profondità e scoppia a piangere: “mammaaa l’angioletto nel naso! Volevo fare il tampone ma non scende!” Tralasciando il panico, dopo due ore la dottoressa del pronto soccorso attraverso l’uso incrociato di dilatatori, pinze e specchi ha estratto un angelo di 3 cm dal naso di Pulcina
Sono passati due anni, Pulcina continua a combinarne di tutti i colori con il suo nasino e noi teniamo il ghiaccio a portata di mano.